24/09/2022 VILLORBA – Una vicenda – quella di Giuliano de Seta – che sta facendo mettere in discussione da più parti i percorsi di alternanza scuola-lavoro. I dirigenti, però, difendono questa misura: è una straordinaria occasione di crescita , dicono, ma serve un dialogo continuo tra scuola e impresa. || L’alternanza scuola-lavoro che oggi viene chiamata PTCO si fonda su una pattotra scuole e imprese. E’ regolata da una normativa molto chiara, che vieta, ad esempio, agli studenti in tirocinio di partecipare a trasferte nei cantieri, oppure di eseguire mansioni riservate ad operai specliazzati. Un patto che deve essere rinnovato con il costante monitoraggio da parte di entrambi. A spiegarlo è la Dirigente dell’Istituto tecnico industriale Max Planck di Lancenigo, per i tecnici , la norma riserva 150 ore di alternanza scuola-lavoro. Un percorso promosso dalla dirigente, che non nasconde di aver anche dovuto intervenire in anni di applicazione diverse volte. Ma difende la misura come straordinaria occasione di crescita e formazione per i ragazzi. Il sistema che paga, spiega Pol, che ha attivato già al biennio ore di formazione sulla cultura della sicurezza, ma scuola e imprese devono dialogare. Sul fronte del contenitmento del covid anche a scuola, la curva dei contagi è in salita. Su 1300 studenti i casi sono già 30, 5 gli insegnanti positivi. E c’è già chi sta scegliendo autonomamente di tutelarsi – Intervistati EMANUELA POL (PRESIDE ISTITUTO “MAX PLANCK”) (Servizio di Anna De Roberto)


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