21/09/2022 VENEZIA – Giornalisti oggi scesi in piazza per protestare contro la legge bavaglio: l’impegno del Procuratore Generale di Venezia: «Entro fine ottobre una circolare per gestire in modo equilibrato i rapporti tra Procure e stampa» || «Entro fine ottobre una circolare per gestire in modo equilibrato i rapporti tra Procure e stampa»Così oggi il Procuratore Generale di Venezia Federico Prato, nell’incontro-confronto con la delegazione dei giornalisti scesi in piazza, in campo Manin a Venezia, con in testa la segretaria regionale del Sindacato giornalisti Veneto, Monica Andolfatto, il presidente della Federazione nazionale Giuseppe Giulietti e il presidente regionale dell’Ordine Giuliano Gargano,. per protestare contro il bavaglio del decreto Cartabia  sulla presunzione di innocenza da parte delle Procure ovvero sulle distorsioni interpretative della sua applicazione. In parole semplici significa totale mancanza di collaborazione con la stampa in materia di notizie di cronaca: ad oggi blindate dentro i palazzi di giustizia. Il risultato: in materia di libertà di stampa, in questo 2022, l’Italia è scesa al 58 esimo posto su 180 paesi valutati nella classifica mondiale di Reporter sans frontier. Vuol dire che fare i giornalisti diventa sempre più difficile: lo sa bene Cristina Genesin la cronista veneta di giudiziaria indagata per favoreggiamento per aver scritto del figlio di Riina a Padova. Importantissima la promessa di oggi del Procuratore Generale in materia di trasparenza e tempestività dell’informazione della notizia con i cronisti. che si traduce nel diritto per i cittadini di essere informati correttamente nei fatti verificati, appunto, dalla stampa. – Intervistati FEDERICO PRATI (PROCURATORE GENERALE DI VENEZIA), CRISTINA GENESIN (GIORNALISTA), GIUSEPPE GIULIETTI (PRESIDENTE FNSI ), UGO DINELLO (GIORNALISTA) (Servizio di Annamaria Parisi)


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