13/09/2022 TREVISO – Imprenditori delusi dall’Europa che non ha dimostrato unità. Secondo l’ufficio studi di Confindustria il 30% delle imprese è a rischio. Decine di chiamate in questi giorni agli uffici delle Confindustrie per avere informazioni. || a fiducia nell’Europa inizia a vaccillare nel distretto produttivo del Nord est, qui dove gli imprenditori si sono anche indebitati per far fronte al calo di consumi generato dalla Panedmia, all’impennata dei costi e all’inflazione. Fonti interne all”associazione che rappresenta gli industriali riferiscono che il telefono sta diventando bollente. Tante le chiamate di imprenditori che cercano informazioni su quali strumenti siano disponibili per gestire la situazione. Il centro studi di Confindustria ipotizza che il 30% dele imprese è a rischio default, una dato poco distante dal panorama della Marca. Dal distretto dello sport system che tiene grazie konw how a quello del turismo, dai palazzetti del ghiacchio che chiudono fino ai gradni marchi che fermano linee di produzione Unioncamere, dopo la redazione di un documento urgente condiviso conle categorie non nasconde lo scoramento. Le aspettative erano altre. Mario Pozza parla di un paese, l’ Olanda, che continua a fare i suoi “porci comodi”. «Ci eravamo illusi con il Pnrr che rappresentasse un disegno condiviso, in questa vicenda sono tornati gli egoismi nazionali» chiosa Giuseppe Milan, Direttore di Assindustria Veneto centro, ma , aggiunge, però, la partita non è ancora finita. L’appello a fare presto è unanime. – Intervistati GIUSEPPE MILAN (DIRETTORE GENERALE ASSINDUSTRIA VENETO CENTRO), ANDREA PARISOTTO (PRESIDENTE FONDAZIONE SPORTSYSTEM), MARIO POZZA (PRESIDENTE UNIONCAMERE VENETO) (Servizio di Anna De Roberto)


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