10/09/2022 QUINTO DI TREVISO – Scuole dell’infanzia paritarie a convegno, pesa, sull’avvio del nuovo anno scolastico, l’incognita rincari, la stima è di +400 euro l’anno per bambino. Con il rischio di dover aumentare le rette. Ma su questo la Fism è pronta a fare le barricate. || La denatalità, la pandemia, ora il caro energetico, l’anno ascolastico 2022-2023 per le scuole dell’infanzia paritarie si apre con l’interrogativo, cruciale, su a chi spetti pagare l’aumento delle bollette, se alle famiglie o alle istituzioni. A convegno a Quinto, di nuovo in presenza, quasi mille tra insegnanti, educatrici e coordinatrici delle oltre duecento scuole della Fism trevigiana. Sette quelle che già durante l’estate avevano annunciato la loro chiusura, tra costi lievitati e cali di iscritti: dal 2008 a oggi, le paritarie trevigiane hanno perso 6.278 bambini, vale a dire il 32% degli alunni. La legge del 2000 che prevede la parità finanziaria va finalmente applicata, sottolinea Rubinato, che si è rivolta direttamente al Governo. Accogliere i bambini rimane una sfida impegnativa, dunque, anche in questo nuovo anno scolastico che dovrebbe essere quello del ritorno alla normalità dopo il covid. – Intervistati SIMONETTA RUBINATO (Presidente Fism Treviso), ANTONIO DOTTO (Presidente Coop. Zeroseiepiù), CARMELA PALUMBO (Dir. Ufficio scolastico regionale) (Servizio di Lina Paronetto)


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