08/09/2022 VENEZIA – Il porto di Venezia rischia la marginalità se non si interviene subito per risolvere i suoi problemi. Per la prima volta le aziende e le associazioni di categoria del comparto fanno quadrato per chiedere una soluzione. || Uniti per parlare con una voce sola alle istituzioni e contribuire a risolvere problemi che attendono da troppo tempo. “Venice Port Community” è un comitato che riunisce aziende e associazioni di categoria di una realtàche conta 21 mila lavoratori, fattura più di sei miliardi e mezzo di euro, e rappresenta un tassello economico strategico dell’economia del nord Italia, e quindi del paese, che chiede l’attenzione che merita. Il programma è incentrato su cinque tematiche strategiche, cinque nodi da sciogliere se si vuole che il porto di Venezia continui a svilupparsi. Tra le priorità l’utilizzo del Mose e lo scavo dei fanghi. Altri punti riguardano la competitività del porto di Venezia dalla continuità operativa dei servizi tecnico nautici, del lavoro in banchina e dei terminal e nell’intermodalità gomma-ferro-fluviale e poi la certezza del quadro normativo su concessioni e prospettive. – Intervistati ALESSANDRO BECCE (PRESIDENTE VENEZIA PORT COMMUNITY) (Servizio di Filippo Fois)
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