06/09/2022 BELLUNO – Carenza di personale amministrativo in forza alla Prefettura di Belluno, alla Questura e alla sezione della Polizia Stradale. La denuncia è arrivata oggi al termine dell’assemblea dei lavoratori che si è svolta a Palazzo dei Rettori. Un’emorragia che dura da tempo e che purtroppo pare destinata a non fermarsi. || Belluno sempre più periferica e di conseguenza più disagiata rispetto alle province del Veneto e dell’intero Paese. La carenza negli organici amministrativi della Prefettura, della Questura e della Polizia Stradale è a doppia cifra e supera il 60 per cento. In Prefettura su una dotazione di 70 lavoratori ve ne sono 28, in Questura su 33, 13 e alla Stradale su 6, 2. Troppo per i lavoratori che stamattina si sono riuniti in assemblea a Palazzo dei Rettori con i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Confintesa.Mancano i lavoratori e quelli che ci sono hanno un’età media di 58 anni. I giovani, le nuove leve? La leggenda del posto fisso, almeno a Belluno, resta nel libro delle fiabe. Per anni, anche a causa di una politica incentrata totalmente a dare addosso agli statali fannulloni, c’è stato il blocco delle assunzioni oltre che il rinnovo del contratto che non tiene minimamente conto delle difficoltà di lavorare in una provincia montana. Almeno per i lavoratori comuni. Perchè, ad esempio, ai magistrati viene riconosciuto un superminimo corrisposto per coprire l’incarico in sede disagiata che si aggira attorno ai mille euro e in Veneto ciò vale sia per Belluno che per Venezia. Dovesse persistere questa situazione il problema – affermano le organizzazioni sindacali – potrebbe fare inceppare la macchina amministrativa a danno di tutti i cittadini. – Intervistati ANDREA FIOCCO (FP CGIL BELLUNO), ANGELO COSTANZA (CISL FP BELLUNO TREVISO), ALESSANDRO BAZZEATO (CONFINTESA FP) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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