03/09/2022 VENEZIA – «Quando ho visto la ragazza che saliva sulla cima della Chiesa ho capito he voleva gettarsi di sotto e ho corso più veloce che potevo per riuscire a precederla». Le parole di Alberto Crispo il poliziotto che ieri a Venezia è riuscito ad afferrare la turista di 20 anni prima che precipitasse nel vuoto || «Il mio unico obiettico era salvare la ragazza»Chi parla è Alberto Crispo, il poliziotto della Questura di Venezia riuscito ieri nell’impresa tra le più pregiate, il salvataggio di una vita umana. Quella di una turista di appena 20 anni con intenti suicidi. E mentre la ragazza già penzolava nel vuoto, è stata letteralmente avvinghiata dalla presa salvifica del poliziotto che l’ha afferrata proprio mentre si stava lasciando precipitare da quei 26 metri d’altezza dalla cima della chiesa degli Scalzi, a Venezia. Miracolosa la corsa contro il tempo del poliziotto che decideva tra la morte e la vita della turista.30 anni appena, marito e padre di due bimbi piccoli, l’agente del Nop, Nucleo operativo ordine pubblico, in squadra con il collega Gianluigi Calabrese in pattugliamento antiborseggio e antiabusivismo in zona stazione oggi non vuole essere definito un eroe, “Ho fatto solo il mio dovere”, dice. La pacatezza e la modestia di questo agente, a molti di noi ricorda invece quanto l’impossibile diventi possibile soltanto a pochi eletti: i nostri angeli-eroi. – Intervistati ALBERTO CRISPO (AGENTE QUESTURA DI VENEZIA) (Servizio di Annamaria Parisi)


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