02/09/2022 VOLPAGO DEL MONTELLO – Si cerca un’Audi di colore scuro. Potrebbe avere un ruolo nell’incidente che ieri sera è costato la vita a Lucio Panziera che si trovava a bordo del suo scooter in corso Mazzini a Montebelluna. Il conducente della Mercedes che lo ha travolto, dice di aver sbandato per schivare un’altra auto di cui non c’è traccia. Resta lo choc di una comunità, dove Panziera era conosciutissimo. || La versione è tutta da dimostrare ma per capire se corriponda al vero, non resta che raccogliere testimonianze e scandagliare le telecamere della zona.Il conducente alla guida della Mercedes che ha travolto e ucciso Lucio Panziera, 52 anni di Volpago, ha infatti riferito di una manovra azzardata da parte di un’Audi nera, forse un sorpasso, che l’avrebbe costretto a sbandare bruscamente verso sinistra, invadendo la corsia dove sopraggiungeva il volpaghese e finendo la sua corsa contro un palo della luce. Lo scontro, in Corso mazzini, poco dopo le 18,30.Panziera è diretto a casa a Venegazzù, il 40enne albanese – in Italia ospite di un fratello – verso il centro di Montebelluna. La collisione è potente, per il 52enne – che viene trascinato per decine di metri – non c’è nulla da fare. Sul posto un’ambulanza, due auto mediche, vigili del fuoco, carabinieri e polizia locale, è quest’ultima a occuparsi delle indagini.Aperto un fascicolo per omicidio stradale, si attendono gli esiti dei test tossicologici somministrati al 40enne. Intanto, per l’appunto, si cerca questa Audi scura, che si sarebbe presto dileguata.Resta lo choc per i familiari e un’intera comunità. Panziera, sposato con due figlie, era attivissimo nel volontariato e consigliere comunale di maggioranza.Proprio il sindaco di Volpago Paolo Guizzo ha comunicato la notizia in famiglia, una volta allertato dalla polizia locale di Montebelluna.Gli stessi familiari quindi lo pensavano intento a disallestire gli stand della festa paesana di Venegazzù – terminata martedì 30 – dove era un punto di riferimento. “In lui c’era il seme della generosità, del fare ed essere comunità”, dice una volontaria, Monica Follador. A ricordarlo anche il presidente della Pro Loco. Increduli anche il mondo dell’Avis. l’associazione RicreAazione e la parrocchia di Venegazzù. In Chiesa – racconta il parroco don Federico – si occupava dei fiori e dell’accoglienza dei fedeli ai tempi del Covid con mascherine e gel igienizza – Intervistati PAOLO GUIZZO (Sindaco di Volpago del Montello), MARIO FRASSETTO (Presidente Pro Loco Volpago) (Servizio di Cristian Arboit)


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