31/08/2022 BELLUNO – Dalla pandemia sanitaria alla pandemia economica. Allarme rosso per le imprese del terziario: il caro energia ed il conseguente aumento delle bollette per famiglie, attività e imprese rappresenta un costo non più sostenibile. “Si rischia di chiudere” l’amara considerazione di Sandro Lavanda, presidente degli alimentaristi di Confcommercio Belluno. || Sandro Lavanda, presidente degli alimentaristi di Confcommercio Belluno, espone le bollette arrivate in questi giorni agli associati che presentano cifre da capogiro. La voce del costo energetico è triplicato. La situazione è da allarme rosso, il punto raggiunto è di non ritorno. Lavanda è titolare di tre attività, la sua testimonianza eloquente.Sono in tanti che, valutata la situazione, stanno pensando di mollare l’attività per sempre. Una chiusura “in bonis”, cioè di azienda che non ha problemi di pagamento, prima che l’aumento dei costi decida per lei. Oggi da Roma tutte le sigle del terziario hanno rinnovato al Governo le loro proposte: dall’incremento del credito d’imposta, all’ampliamento dell’orizzonte temporale per la rateizzazione delle bollette fino all’incremento della copertura offerta dal Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese. – Intervistati SANDRO LAVANDA (PRESIDENTE ALIMENTARISTI CONFCOMMERCIO BELLUNO) (Servizio di Tiziana Bolognani)


videoid(Je9u23Y4bfs)finevideoid-categoria(a3treviso)finecategoria