ALBIGNASEGO – Presente a Roma, all’udienza in Cassazione, Paolo Noventa, il fratello di Isabella ai nostri microfoni racconta: «Giustizia è stata fatta, ma non ho più una sorella». || «Purtroppo qui non abbiamo vinto, l’unico vincitore è la giustizia che ha trionfato, ma non è una gioia. Nessuno mi ridarà mia sorella, una madre non ha potuto piangere sua figlia». Ha lottato come un leone Paolo Noventa per difendere la memoria della sorella, perché giustizia fosse fatta, e da ultimo per ritrovare il suo corpo. Da leone ferito parla. Voleva poterla piangere e ricordare, come lo voleva fino all’ultimo respiro la mamma Ofelia, mancata a 87 anni a fine dicembre. Non aver trovato i suoi resti mortali, resta il suo grande cruccio: «E’ una cicatrice che rimarrà indelebile ma bisogna andare avanti e adesso si volta pagina». Un impianto accusatorio granitico ha retto il processo tanto che in Cassazione, non era mai accaduto, i fratelli Freddy e Debora Sorgato e Manuela Cacco hanno smentito se’ stessi. Poche speranze restano di ritrovare il suo corpo e Paolo Noventa conclude: «Ho visto che queste persone non hanno nessuna coscienza per cui non spero in nessun rimorso. Io spero che un caso fortuito possa restituirci il corpo». – Intervistati PAOLO NOVENTA (Fratello di Isabella) (Servizio di Chiara Gaiani)


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