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BELLUNO | POLITICHE 2022. «LA MONTAGNA BELLUNESE RISCHIA DI RIMANERE SENZA VOCE»

19/08/2022 BELLUNO – Politiche 2022, la provincia di Belluno rischia di rimanere senza voce o quasi. Prima la riforma che ha tagliato il numero dei parlamentari, poi le scelte dei singoli partiti, come il Pd. “Sarà ancora tutto più difficile”, dicono i bellunesi. || Il taglio dei parlamentari rischia concretamente di tradursi in una perdita di rappresentanza per il Bellunese; le stesse segreterie di partito sembrano non compensare gli effetti della riforma. I mal di pancia in casa Pd – con Roger De Menech in posizione non utile – non sono solo un affare interno al partito.Nel centrodestra le liste sono ancora in fase di composizione ma sarà difficile – anzi matematicamente impossibile – eguagliare il record della legislatura uscente con 6 parlamentari, tra cui il ministro Federico D’Incà, cui si è aggiunto – come tecnico va detto – pure Daniele Franco all’economia.Uno, forse due, stavolta, i bellunesi che se la giocano. In pole position – anche se manca l’ufficialità – potrebbe essere solo Luca De Carlo, sindaco di Calalzo, numero uno di Fratelli d’Italia in Veneto. Eppure, tra Olimpiadi, infrastrutture che non ci sono, legge quadro della montagna in bilico, i nodi da sciogliere non mancano in un territorio sceso drammaticamente sotto i 200 mila abitanti (Servizio di Cristian Arboit)


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