14/08/2022 GODEGA DI SANT’URBANO – La strage di Godega di Sant’Urbano: 4 i ragazzi morti nella notte in un terribile schianto in via Cordignano. Sotto sequestro l’auto, tutti avevano allacciato la cintura di sicurezza. “Abbiamo sentito un forte boato”, raccontano sotto choc i residenti. Non si esclude un colpo di sonno, forse eccessiva la velocità. || E’ stato l’inferno nel cuore della notte qui in via Cordignano a Godega Sant’Urbano, dove poco dopo le due una Volkswagen Polo – con 4 ragazzi poco più che maggiorenni a bordo – è uscita di strada, ribaltandosi e finendo nel fossato.Uno schianto micidiale che non ha lasciato scampo a Daniele Ortolan, di Orsago, Daniele De Re e Xhuliano Kellici, residenti a Cordignano, Marco Da Re, di Caneva, tutti di un’età compresa tra i 18 e i 19 anni.L’auto – da una prima ricostruzione – stava procedendo verso Godega; dopo una serata al bar in centro a Cordignano i ragazzi erano diretti a Conegliano per mangiare un hamburger. Tutti e 4 – è una delle certezze – avevano allacciata la cintura di sicurezza.Alla guida della utilitaria, di proprietà della madre di Kellici, c’era Ortolan. Xuliano era seduto a fianco, Daniele e Marco sui sedili posteriori.La traiettoria è come impazzita all’altezza del civico 10. I residenti parlano di un grosso boato, cui è seguito il suono prolungato del clacson. Oltre 10 interminabili secondi.Sul posto arrivano i sanitari del Suem 118, i vigili del fuoco, gli agenti del distaccamento della polstrada di Vittorio Veneto, poi raggiunti dai colleghi di Treviso coordinati dal comandante Simone Morello per tutti i rilievi del caso.L’area viene transennata, l’auto posta sotto sequestro, le salme portate all’obitorio di Conegliano. Sul guidatore sono stati effettuati i test alcolemici e tossicologici di rito, i cui esiti arriveranno nella prima parte della settimana. In Procura è stato aperto un fascicolo. Omicidio stradale l’ipotesi ma è solo una formalità utile per le indagini.In buono stato gli pneumatici, si valuteranno i freni e gli impianti interni, per non lasciare nulla di intentato. Scontata una perizia cinematica.Con ogni probabilità a tradire i giovani è stata la velocità, in un tratto che ha il limite di 50 chilometri orari.Una strada maledetta, dicono tutti, nel marzo del 2019 nello stesso tratto sono morti due giovanissimi. Un – Intervistati DANILO GAVA (Testimone) (Servizio di Cristian Arboit)


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