13/08/2022 VENEZIA – Venezia è sempre più ostaggio di borseggiatori aggressivi e violenti. A denunciarlo l’associazione “Cittadini non distratti” che lancia un appello alle istituzioni perché si intervenga con urgenza. || Sono le 19:30 quando Damiano Gizzi raggiunge Lorenzo Greco e Monica Poli in Rio Novo, col pescato di giornata: un borsellino e un pacco di carte di credito e documenti d’identità di varie nazioni, tutte fresche di furto. Li ha trovati nei luoghi in cui vengono nascosti dai borseggiatori che quotidianamente infestano Venezia.Da anni Lorenzo, Monica e Damiano fanno parte dei “Cittadini non distratti”: un’associazione riconosciuta, composta da decine di volontari che del contrasto al borseggio hanno fatto una missione civica. In stretto contatto con le forze dell’ordine hanno censito centinaia di borseggiatori, sventato furti e recuperato refurtiva dagli anfratti in cui viene nascosta. Dei borseggiatori hanno imparato la psicologia, le abitudini e le modalità d’azione. Ma mai a Venezia la situazione era stata grave come oggi.Le bande di borseggiatori che calano a decine a Venezia, si dividono le zone, appartengono a diverse nazionalità: alcuni con una sfilza infinita di precedenti altri addirittura minorenni. E come dimostrano le aggressioni hanno sempre meno paura di essere scoperti. L’appello è alle istituzioni. (Servizio di Filippo Fois)


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