10/08/2022 VAL DI ZOLDO – Nello zoldano, permane l’incertezza sui lavori di messa in sicurezza della strada provinciale 251, ad oggi ancora interdetta al traffico per cicli e motocicli. Pesanti le conseguenze sulle attività economiche della zona nel periodo di alta stagione turistica. || “La strada maledetta” è il triste epiteto che spesso viene accostato alla strada provinciale 251 della val di Zoldo che da anni è causa di frustrazione e sconforto per residenti e frequentatori di una delle valli più belle e attrattive della provincia di Belluno ma che tra frane, incendi e caduta di massi deve convivere con continui periodi di chiusure e limitazioni al traffico. Dallo scorso Marzo a seguito dell’instabilità del fronte roccioso interessato dall’incendio di Igne-Soffranco, il medesimo tratto di strada è interdetto al traffico per ciciclisti e motociclisti, divieto forse non sempre rispettato, ma i cui effetti sono disastrosi per le attività economiche che dal turismo su ruota traggono gran parte dei loro profitti e che ad oggi vivono nell’assoluta incertezza riguardo al proprio futuro poiché i lavori di messa in sicurezza non sono né iniziati, né ad oggi si conoscono le fonti economiche che li finanzieranno.Se ne è discusso ieri in apertura del consiglio provinciale tenutosi a Fusine, la Provincia, che è in una fase di grave criticità economica, promette massimo impegno nel ricercare a livello regionale e governati voi fondi necessari a una soluzione quanto più possibile definitiva della problematica, un progetto che una prima previsione sembrerebbe stimare attorno ai 20 milioni di euro e per ora di stanziati ce ne sono solamente 2. Quest’ultimi verranno investiti il prima possibile per la realizzazione delle reti paramassi, forse a partire dal prossimo Settembre, che dovrebbero garantire almeno la riapertura al traffico per cicli e motocicli. – Intervistati CAMILLO DE PELLEGRIN (SINDACO VAL DI ZOLDO) (Servizio di Redazione Medianordest)
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