09/08/2022 TREVISO – E’ stata una nottata da incubo per alcuni poliziotti penitenziari del carcere di Treviso che, giunti al Pronto soccorso del Ca’ Foncello, hanno dovuto fronteggiare la follia di un energumeno. “Situazione intollerabile”, denunciano i sindacati. || Una protesta sconsiderata e violenta, è quella inscenata nella notte da un uomo staniero, tossicodipendente e già noto alle forze dell’ordine, al pronto soccorso del Ca’ Foncello.Attimi di follia che non hanno avuto conseguenze peggiori solo per l’intervento di due agenti di polizia penitenziaria che si trovavano all’ospedale per piantonare un detenuto ricoverato poco prima d’urgenza.Nel tentativo di immobilizzare l’energumeno, i due uomini sono stati colpiti violentemente al volto.Coraggio e professionalità da un lato, forti criticità generali dall’altro.Per il sindacato resta l’emergenza personale all’interno della casa circondariale di Santa Bona, carenza di organico, turni oltre le 9 ore di servizio, mezzi e strutture inadeguati.Troppi anche gli accessi al pronto soccorso che impegnano le guardie e le distolgono da altre attività.Aumentare i filtri interni, la soluzione prospettata, anche perchè – stando ai dati del sindacato – almeno una patologia è presente nel 60-80% dei detenuti. Questo significa che quasi due detenuti su tre sono malati, malattie infettive e disagi mentali le patologie più diffuse, anche a Santa Bona. – Intervistati GIOVANNI VONA (Segretario nazionale per il Triveneto Appe) (Servizio di Cristian Arboit)


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