09/08/2022 MESTRE – Lotta al degrado. «Città spopolata e senza identità, servono idee e programmi». Così commercianti e professionisti di Piazza Ferretto a a Mestre. || «Una città specie i suoi commercianti ha bisogno delle panchine, perché vuol dire che è una città accogliente che da respiro e agio alla sua gente, . E’ un fiume in piena Franco Varretto, fiorista della storica fioreria di Piazza Ferretto. A Mestre non si placa la polemica con le ire dei commercianti sul provvedimento rimuovi panchine del Comune e con cui in pizzetta Zorzetto è corso ai ripari nella lotta contro il degrado. Il risultato è che nella stessa area ora sono marciapiedi e rastrelliere per le biciclette a fungere da seduta. Per Michele Rallo, commerciante del centro la cui tabaccheria è stata dichiarata bottega storica della città, con oltre un secolo di attività, Mestre è lasciata allo sbando. A testimoniarlo le tante vetrine vuote e in cerca di identità. Una città in cui anche il suo salotto buono sa di sciatteria. “A dirlo le silenziose e immobili centraline sparse un po’ ovunque dell’energia elettrica e della telefonia”, ci fanno notare gli occhi attenti dei commercianti. E’ Claudio noto architetto e designer del posto, ad esplicitare la sua motivazione. “La lotta alla desertificazione della città passa attraverso la cultura che però anche qui, in mancanza di eventi e programmazione tra il Candiani e l’M9 il rischio è di una nuova implosione”. – Intervistati FRANCO VARRETTO (COMMERCIANTE PIAZZA FERRETTO), MICHELE RALLO (COMMERCIANTE PIAZZA FERRETTO) (Servizio di Annamaria Parisi)


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