09/08/2022 COMELICO SUPERIORE – Una giornata storica per Auronzo, e soprattutto per i 5 comuni del Comelico. Da un lato la sentenza del Tar del Veneto che accoglie il ricorso dei comuni riguardo al decreto ministeriale che poneva grandissime limitazioni allo sviluppo del territorio, dall’altra, ottime notizie arrivano sul fronte della galleria. || Possono un tirare un grosso sospiro di sollievo le amministrazioni dei 5comuni del Comelico e di Auronzo di Cadore. Nella giornata di ieri, il TAR del veneto ha infine annullato per difetto di istruttoria e motivazione il decreto del 5 dicembre 2019 del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali che imponeva pesantissimi vincoli paesaggistici in un area montana di 420 kilometri quadrati considerata essere di “notevole interesse pubblico”. Al decreto erano subito seguiti i 3 ricorsi separati, e successivamente accorpati dal TAR, da parte dei comuni interessati e della regione veneto, a cui si è aggiunta la Provincia di Belluno, poiché il decreto si imponeva come una pietra tombale sulle possibilità di sopravvivenza e sviluppo di un’area già alle prese con numerose problematiche, prima su tutte quella dello spopolamento. Non solo, sul tavolo anche la questione del collegamento sciistico tra il comelico e la Val Pusteria, considerata un elemento imprescindibile per lo sviluppo di un territorio che da tempo combatte contro il proprio isolamento.Infatti il TAR ha definito, all’interno del sua sentenza, illegittimo il decreto del MIBAC, poiché fondato “su dati istruttori errati e non aggiornati e su una motivazione perplessa e contraddittoria” che, più che combattere lo spopolamento, l’avrebbe favorito, compromettendo irrimediabilmente le possibilità di sviluppo economico e sociale dei territori interessati, che peraltro sono già, al 96%, vincolati per legge.E anche sul fronte tunnel arrivano buone notizie, il ministro Daniele Franco prima di lasciare l’incarico ha acconsentito al finanziamento di almeno 60 milioni per la seconda canna della Galleria Comelico e quindi all’utilizzo della strada ausiliare de “la valle” e ieri ha incontrato con la sua delegazione il presidente dell’unione montana del Comelico Giancarlo Ianese. Verosimilmente i lavori non partiranno prima della prossima primavera e saranno dunque riviste tempistiche e modalità della chiusura, adottand – Intervistati ROBERTO PADRIN (PRESIDENTE PROVINCIA DI BELLUNO) (Servizio di Redazione Medianordest)
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