05/08/2022 MESTRE – A Mestre in via Piave c’è un barista che ha deciso di sfidare pusher e delinquenti proprio nel cuore dello spaccio: è Ernesto che ieri è stato per questo aggredito || Nuova aggressione in via Piave, ai giardinetti con diversi spacciatori di origine africana che circondano e spintonano a più riprese Ernesto Rosapepe, noto ristoratore e barista della zona. Il fatto ieri sera tra le 19 e le 20 come testimoniano queste immagini girate con il telefonino e inviateci da un residente. Oggi Ernesto, intervistato, minimizza così. “E’ stato solo uno scambio di vedute”. Lo scambio di vedute, per usare la stessa espressione del commerciante, perché agli spacciatori era stato chiesto di allontanarsi dal parco essendo a quell’ora popolato anche da famiglie con bimbi al seguito. Sempre in questa zona, nei pressi della stazione, soltanto pochi giorni fa il Questore ha fatto chiudere tre bar perché ritrovo di pregiudicati e delinquenti. Tanta la gente del posto che riunitasi in comitati e associazioni è diventata la sentinella del proprio quartiere. E’ il caso di Giampaolo Conte, amministratore della pagina Facebook “E robe del quartiere Piave: dove filma, denuncia cosa non va e quando è necessario chiama perché intervengano le forze dell’ordine. Questa è tra le aree della città che vedono Mestre capitale dello spaccio di eroina e droghe sintetiche superando Napoli, Bologna e Torino e sotto solo a Milano e Roma, così come certifica la Direzione del Ministero dell’Interno nella relazione 2020 con dati relativi al 2019. Qui contro il degrado e la sporcizia sempre Ernesto ha da poco aperto il bar dei bambini con la gelateria e i giochi gonfiabili. “Attività che pur non rendendo nell’immediatezza economica investe sul futuro, i bambini”, dice – Intervistati GIAMPAOLO CONTE (“E ROBE DEL QUARTIERE PIAVE”), ERNESTO ROSAPEPE (COMMERCIANTE VIA PIAVE) (Servizio di Annamaria Parisi)


videoid(NN4sYI5b_0M)finevideoid-categoria(a3venezia)finecategoria