04/08/2022 PIEVE DI CADORE – Falco torna a casa. La sua base all’ospedale di Pieve di Cadore è avvenieristica e unica nel suo genere in Italia. Intitolato ad Angelo Costola, l’ideatore del Servizio di urgenza ed emergenza, l’eliporto del Suem è stato realizzato grazie a un investimento di oltre 3 milioni di euro. || Il dottor Angelo Costola per primo e assieme a lui i medici, gli infermieri, gli operatori dell’elisoccorso e tutta la provincia di Belluno che, come non si stancavano mai di ripetere Floriano Pra e Sergio Reolon, è in verticale e garantire il diritto alla salute a tutti era ed è un imperativo. Così è nato l’elisoccorso nel lontano 1998. La sua base operativa Pieve di Cadore, quella che oggi è un fiore all’occhiello e unica nel suo genere dal punto di vista architettonico e funzionale. Il taglio del nastro questa mattina davanti a una folta schiera di sindaci da tutta la provincia con le massime autorità civili, militari e religiose dopo due anni di lavoro, non senza intoppi.Sopraelevata, certificata come eliporto, la base hems consente la presenza temporanea di due aeromobili; pista e rampa sono riscaldate, la copertura è green compepita per auto produrre energia elettrica. Un investimento di 3.123.000 finanziati quasi interamente dalla Regione Veneto che oggi ha annunciato entro 4/5 mesi allo scadere del periodo di addestramento l’attivazione del volo notturno: 36 gli approdi sparsi in tutto il territorio a cui se ne aggiungono altri 9 nei rifugi. Commosso Jacopo, il figlio del dottor Angelo Costola che allo scoprimento della targa ha rivolto un pensiero a tutti coloro che tenacemente hanno creduto al progetto. A nome dei sindaci è intervenuto il primo cittadino di Pieve di Cadore che con i colleghi ha sostenuto convintamente l’iniziativa dell’intitolazione della base Hems al padre del Suem. – Intervistati MARIAGRAZIA CARRARO (DIRETTRICE GENERALE ULSS 1 DOLOMITI), GIUSEPPE CASAGRANDE (SINDACO DI PIEVE DI CADORE) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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