30/07/2022 TAMBRE – Emigrazione veneta ricordata oggi in Cansiglio, e prossimo appuntamento in ottobre a verona.Tanti gli accenti stranieri, da tutto il mondo, tra i partecipanti. || “Oggi la Piana del Consiglio torna a essere il centro del mondo. Del mondo della nostra emigrazione. Del mondo in senso geografico, dove l’emigrazione veneta ha portato i migliori valori della nostra terra: onestà, laboriosità, spirito di sacrificio, inventiva, diventando anno dopo anno, decennio dopo decennio, un punto di riferimento per i contesti sociali nei quali ogni veneto emigrato si è inserito con rispetto e senso civico. Nessuno di loro è andato a delinquere e a riempire le carceri”.E’ questo il pensiero del Presidente della Regione Veneto, che ha partecipato oggi, sulla Piana del Consiglio, alla ventinovesima edizione del “Cansiglio Day” che, per decisione formale della Regione, dal 2018 è anche la “Giornata dei Veneti nel Mondo”.Il Presidente ha ringraziato tutti gli organizzatori per la loro “formidabile capacità di aggregazione” e ha ricordato “L’infaticabile, straordinario, impegno di Don Canuto Toso che fondò la Trevisani nel Mondo, organizzatrice storica della kermesse, nel lontano 1973”.“Oggi – ha aggiunto il Presidente – è il giorno della festa, dell’orgoglio, della gratitudine, nel quale riabbracciamo gli emigrati veneti di oramai svariate generazioni e rinnoviamo loro il grazie di tutto il Veneto per essere stati ed essere tutt’oggi uno dei migliori nostri biglietti da visita. Oggi è anche un momento di riflessione perché siamo di fronte ad una nuova emigrazione di giovani che scelgono di andare all’estero per fare esperienze di alto livello professionale. C’è chi parte per scelta e chi per necessità: a questi ultimi dobbiamo riservare le attenzioni necessarie”.La grande emigrazione ebbe inizio nel 1876 e vide intere famiglie lasciare il Veneto, portando allo spopolamento di paesi e contrade. Contadini e braccianti si imbarcarono verso i Parsi dell’America Latina per scappare dalla povertà e dagli effetti della grande crisi agraria, incentivati dai governi dei paesi di destinazione. In Brasile, con l’abolizione della schiavitù (1889), i g – Intervistati MARIO CONTE (SINDACO TREVISO) (Servizio di Fabio Fioravanzi)


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