26/07/2022 TREVISO – Nuova, forte richiesta d’aiuto dalla Procura di Treviso, alle prese con carenze di organico del personale amministrativo ormai insostenibili: in una nota congiunta, i pubblici ministeri parlano di Ufficio prossimo alla paralisi. || “Una gravissima carenza di personale amministrativo che da tempo pregiudica drasticamente l’attività dell’ufficio, quasi al punto da determinarne la paralisi”. E’ un forte atto di denuncia la nota diffusa dai pubblici ministeri della Procura di Treviso con l’avvallo del Procuratore della Repubblica Marco Martani: la scopertura formale della pianta organica, già di per sé inadeguata, è del 22%, scrivono i magistrati della Procura, ma in realtà raggiunge il 40% a causa delle assenze per malattia, maternità e distacchi ad altri uffici. Lo stesso numeri dei pubblici ministeri è il più basso del Veneto e tra i più bassi d’Italia, con un solo magistrato ogni 68mila residenti. Una situazione ulteriormente aggravata dall’insufficienza del personale della polizia giudiziaria e che più volte è stata fatta presente al Ministero, senza esito. “Portando i magistrati – si legge nella nota – a subire, impotenti e mortificati, l’inefficienza del servizio giustizia”. Nell’ultimo semestre il numero di procedimenti pendenti è veritignosamente aumentato a causa dell’impossibilità, da parte del personale amministrativo, di svolgere gli adempimenti ordinari. L’azione penale risulta rallentata, e la tempestività viene garantita solo nei casi di massima urgenza.Il procuratore Martani sottolinea di aver chiesto risorse in Regione, ottenendo sei unità e di prevedere, dopo l’estate, un riassetto dell’assistenza ai magistrati. Misure che tuttavia, aggiunge, potrebbero rivelarsi insufficienti a ripristinare un “livello accettabile di efficienza” dell’ufficio. (Servizio di Lina Paronetto)


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