26/07/2022 TREVISO – Elezioni del 25 settembre. Sindaci alle prese con una macchina elettorale da approntare in pochissimo tempo, con costi aggiuntivi e ferie dei dipendenti comunali da rivedere || Mancano due mesi alle elezioni politiche in programma il 25 settembre, e se i partiti fanno i conti con una campagna elettorale da giocarsi in tempi molto stretti e in piena estate, non sorridono i comuni chiamati ad organizzare la macchina elettorale in pochissime settimane. Subito dopo le dimissioni presentate dal premier Draghi e lo scioglimento delle camere da parte del capo dello stato Mattarella, i primi cittadini si sono messi subito al lavoro con i loro dirigenti per pianificare costi e interventi. Indire le commissioni elettorali, convocare gli scrutatori, trovare le ditte per il posizionamento dei tabelloni, tutti interventi da mettere in atto nei tempi previsti che presuppongono costi in più per le casse dei municipi ma anche personale a disposizione proprio in un periodo di ferie. Succede dunque che i sindaci si trovino costretti a richiamare dalle vacanze i dipendenti e a rivedere per le prossime settimane i piani ferie – Intervistati DAVIDE BORTOLATO (Sindaco di Mogliano), PAOLA ROMA (Sindaco di Ponte di Piave), MARIO CONTE (Sindaco di Treviso) (Servizio di Francesca Bozza)


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