25/07/2022 TREVISO – Gay pride delle polemiche. La Digos sta acquisendo le immagini del sit-in davanti al duomo dove, sabato, delle manifestanti hanno mostrato il seno. Si valutano eventuali profili di responsabilità. Il sindaco valuta il danno d’immagine, mentre gli organizzatori tirano dritto: “Il momento storico è delicato, servono provocazioni forti”. || Rivendica la provocazione di sabato sera Gaia Righetto, portavoce del Django e coordinatrice del movimento femminista non Una di Meno, tra i soggetti che hanno organizzato il Pride di Treviso.Il momento è delicato, dice, in America il diritto all’aborto è sotto attacco. Anche in Italia, spesso è negato nei fatti: troppi i medici obiettori di coscienza.Quanto a sabato sera.La Digos intanto prosegue coi suoi accertamenti di rito, si valuta se ci siano stati profili di responsabilità sia penale che amministrativa, quest’ultima molto più probabile.Sul tavolo degli agenti le immagini catturate durante il sit-in.Ma un conto è l’apetto legale, Un altro la partita politica – tra l’altro con una campgna elettorale appena iniziata. Dal sindaco partono stoccate all’opposizione, fatta eccezione per Michela Nieri, storica esponente del Coordinamento LGBTE di Treviso che nei giorni scorsi aveva preso le distanze dal Pride organizzato dai centri sociali. – Intervistati GAIA RIGHETTO (Portavoce ”Non una di Meno”), MARIO CONTE (Sindaco di Treviso) (Servizio di Cristian Arboit)


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