25/07/2022 VENEZIA – Approderà in Comune a metà settembre il caso delle otto famiglie di San Pietro di Castello che dovranno abbandonare le loro case per far posto a un albergo. Intanto continua la mobilitazione dei residenti. || Dove una volta vivevano circa 35 famiglie, oggi sono previsti quasi 3.500 metri quadri di un nuovo albergo. Il progetto di un’impresa francese per l’ex Caserma Sanguinetti di San Pietro di Castello, che ha ricevuto il via libera della Giunta Comunale di Venezia, prevede lo stesso destino anche per il vicino ex monastero di Sant’Anna. Più sale congressi e spazi eventi (come si dice oggi). Nel frattempo sono arrivate le lettere in cui si invitano le ultime famiglie rimaste a trovarsi un altro posto dove vivere.Nel corso degli anni, in questa enorme area demaniale, gli appartamenti di chi si trasferiva altrove sono stati lasciati vuoti e in crescente stato di abbandono. Ma consegnare al turismo anche uno degli ultimi angoli di Venezia rimasti illesi ha immediatamente provocato la reazione di centinaia di persone che hanno aderito ad una raccolta firme da indirizzare al Comune.La Commissione Comunale discuterà la petizione per San Pietro di Castello il 14 Settembre: in modalità on-line, cioè non in presenza, come si usa dall’arrivo del Covid. Senza mettere i consiglieri fisicamente di fronte alle persone – ha osservato Giovanni Andrea Martini di “Tutta la Città insieme!” per guardarle negli occhi mentre si decide delle loro vite. – Intervistati GIORGIO GATTO (RESIDENTE SAN PIETRO DI CASTELLO), DONATELLA TOSO (GRUPPO “NOI SIAMO PER SAN PIERO E SANT’ANNA”) (Servizio di Filippo Fois)


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