22/07/2022 VENEZIA – Il moto ondoso in laguna è uno dei temi e  che è più dibattuto in questa stagione a Venezia. Il delegato alle Tradizioni, Giovanni Giusto ricorda come il problema sia irrisolto da oltre cinquant’anni in città. E rivela la proposta dell’amministrazione comunale: un sistema di telecamere che possa sanzionare chi corre troppo. || Il “Grande Fratello” in laguna: un sistema di telecamere che possa individuare e sanzionare chi corre troppo in laguna. E’ questa la proposta dell’amministrazione comunale, annunciata dal delegato alle tradizioni, Giovanni Giusto.Se si corre troppo scattano le multe.Oltre vent’anni fa Giusto riuscì ad interpellare il Presidente della Repubblica, Carlo Azelio Ciampi, sulla questione del moto ondoso a Venezia. E l’allora sindaco della città Paolo Costa, venne nominato dal Governo, commissario al moto ondoso. Il problema di oggi è lo stesso di a llora: troppe competenze diverse da mettere d’accordo.Il moto ondoso in laguna è uno dei temi e  che è più dibattuto in questa stagione a Venezia. Il delegato alle Tradizioni, Giovanni Giusto ricorda come il problema sia irrisolto da oltre cinquant’anni in città. E rivela la proposta dell’amministrazione comunale: un sistema di telecamere che possa sanzionare chi corre troppo.Durante l’anno, soprattutto nei mesi di bella stagione, soffre però di un problema che, in centro storico, è all’ordine del giorno: il moto ondoso. Gran parte del traffico acqueo da Chioggia verso Venezia transita in questa rotta tra Malamocco e Poveglia. Ecco perché il capitano Nicola Odoardo Falconi, manager nautico ed ultimo presidente dell’Ente Gondola, propone di installare proprio a Malamocco, come primo punto, il telelaser con postazioni fisse a scopo di deterrente all’alta velocità in laguna. Il Lido potrebbe averne due: appunto Malamocco e poi piazzale Santa Maria Elisabetta, dove, negli anni ’50, vi era lo stazio delle gondole. “Con sei postazioni – dice Falconi –  la tecnologia ed il buon senso potrebbero aiutarci nel contenere il fenomeno del moto ondoso ed avremmo una laguna più sicura e ben vigilata proprio nei punti nevralgici dove si registra l’80 per cento del traffico acqueo. La polizia locale e la Guardia Costiera, così come tutte le forze dell’ordine stanno già’ svolgendo un ottimo lavoro, che andrebbe integrato e “messo a siste – Intervistati GIOVANNI GIUSTO (CONSIGLIERE COMUNALE DI VENEZIA DELEGATO DEL SINDACO ALLE TRADIZIONI) (Servizio di Lorenzo Mayer)


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