19/07/2022 MONTEBELLUNA – La crisi idrica si aggrava, oggi è diventata operativa la nuova stretta del Consorzio di bonifica Piave. Nei 93 comuni del territorio, si va a contingentare l’acqua in terreni agricoli ma anche orti e giarrdini. || E’ stato trasmesso persino alle parrocchie l’avviso del Consorzio di bonifica Piave con cui si dà un giro di vite al consumo di acqua. Da queste ore l’utilizzo della risorsa idrica sui terreni agricoli dovrà avvenire esclusivamente a fini irrigui negli orari assegnati e per lo stretto necessario.E ancora, il prelievo per orti e giardini sarà limitato a non più di un’ora a giorni alterni. Lo schema è semplice, in quelli pari per i numeri civici pari, in quelli dispari per i giorni dispari.A vigilare lo stesso personale di guardania, le multe possono arrivare a 500 euro.Ad accelerare la decisione del Consorzio – che quotidianamente si confronta con Enel – la fotografia degli invasi montani. Vista la situazione, si procede per gradi, al momento l’approvigionamento è garantita per una dozzina di giorni. Si vive alla giornata, da un lato guardando al cielo, dall’altro confidando nello sblocco dei 60 milioni di euro con cui avviare nuove opere – peraltro già cantierabili – per la riconversione del sistema irriguo. Partita quest’ultima collegata a quella più ampia del PNRR. – Intervistati AMEDEO GEROLIMETTO (Presidente Consorzio Bonifica Piave), PAOLO BOTTAGION (Direttore Consorzio Bonifica) (Servizio di Cristian Arboit)
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