16/07/2022 VENEZIA – Le otto famiglie dell’Ex Caserma Sanguineti a San Pietro di Castello hanno tre anni di tempo per trovarsi un’altra casa. Il Demanio ha comunicato l’aumento dell’affitto e le tempistiche per lasciare le abitazioni. Al loro posto sorgerà una struttura per turismo d’impresa. || La sorte degli ultimi inquilini dell’Ex Caserma Sanguineti a San Pietro di Castello appare segnata. E stride non poco col vocabolario usato per annunciare un progetto definito di “rigenerazione urbana” e di “valorizzazione dell’area” attraverso la creazione di una “location esclusiva” di “co-working” e “co-living”. Parole dal significato oscuro ai più che tradotte in italiano vogliono dire qualcosa di molto semplice: otto famiglie dovranno andarsene per lasciare spazio ai turisti.Secondo il gruppo consiliare di “Tutta la Citta Insieme!” per lo Stato (che ha detto di no alla proposta di federalismo demaniale culturale del 2012 con cui si volevano realizzare alloggi per residenti)e per il Comune (che ha aperto le porte alla società francese che propone il progetto) la rivitalizzazione di Venezia implica evidentemente la sostituzione fisica di chi vive stabilmente in città con delle residenze temporanee. A sostegno delle famiglie si sta però creando un ampio fronte di partiti, associazioni e comitati. – Intervistati GIOVANNI ANDREA MARTINI (CONSIGLIERE COMUNALE “TUTTA LA CITTA’ INSIEME!”) (Servizio di Filippo Fois)
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