14/07/2022 MOGLIANO VENETO – A Campocroce di Mogliano si chiudera’ domenica una singolare mostra allestita in occasione della sagra paesana. All’interno della festa un momento storico ma anche identitario per non dimenticare. || Si erge anche in questa sera d’estate come da oltre un secolo vicino alla chiesa e alla vecchia filanda il monumento ai caduti di Campocroce di Mogliano. E’ li per non cancellare la memoria di quanti hanno perduto sul fornte della grande guerra la loro meglio gioventu’. Nomi pero’ oggi di fatto sconosciuti anche alla stessa comunita’ a cui appartenevano. 32 i nomi sul monumento e 32 le schede che raccontano non solo la vicenda umana e militare ma anche il contesto storico nel quale e’ avvenuta. Cosi emerge la fame e la miseria diffuse in questi territori oggi considerati tra i piu’ ricchi d’Italia. E’ la storia di Isacco Caccin morto a 25 anni un giorno di maggio del 1917. Quanti come Isacco hanno visto nella guerra l’occasione di un riscatto sociale come e’ effettivamente accaduto per alcuni mentre per la maggioranza e’ stato solo un appuntamento con la morte. Inevitabile l’analogia con cio’ che sta accadendo in Ucraina dimostrando che lo scempio della guerra non conosce epoche. Ecco perche’ questa mostra diventa un segno del ricordo non solo per Capocroce, ma per tutti. – Intervistati MAURO SARTOREL (Ricercatore storico) (Servizio di Lucio Zanato)


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