13/07/2022 CANAZEI – Tragedia della Marmolada. Sono stati dimessi due dei quattro feriti veneti ricoverati all’ospedale Santa Chiara di Trento. Gli altri due sarebbero in fase di miglioramento. Intanto anche oggi nuove ricognozioni sul luogo della strage del 3 luglio, dove le ricerche di reperti durerà almeno altri dieci giorni. “Marmolada e montagna che sono aperte”, ribadisce l’assessore regionale Bottacin, per il quale si è creato un cortocircuito comunicativo per colpa – soprattutto – dei cossidetti turisti dell’orrore. || E’ un vero e proprio cortocircuito comunicativo quello che in questi giorni sta interessando la Marmolada e i suoi dintorni con gli albergatori della zona che denunciano disdette.Proprio per questo, l’assessore regionale alla Protezione civile, il bellunese Gianpaolo Bottacin, vuole fare chiarezza.La montagna, Marmolada compresa, è aperta, a essere chiusa è la zona del disastro, dove proseguono le ricognizioni per recuperare tutti i resti e consentire alla Procura di Trento di dare almeno il via libera alla sepoltura delle 11 vittime recuperate e identificate. Da domenica è in corso la cossidetta seconda fase.Si va dunque avanti, ribadisce Bottacin, che torna anche su un’altra questione aperta, quelle delle prevedibilità dell’evento, che al momento sembra essere esclusa anche dagli stessi inquirenti. – Intervistati GIANPAOLO BOTTACIN (Assessore Protezione Civile Regione Veneto) (Servizio di Cristian Arboit)


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