10/07/2022 CANAZEI – Una settimana fa il crollo del seracco di ghiacchio dalla Marmolada che travolse e uccise 11 alpinisti. Ieri sera la messa in suffragio delle vittime a Canazei. Oggi la seconda superstite è stata dimessa dall’ospedale di Belluno. || Il ricordo di Luca Toldo, al suo primo anno al Rifugio Capanna Ghicciaio, il giovane gestore è stato tra i primi a intervenire salvando la 29enne Laura Sartori, travolta da ghiaccio e detriti. Era una domenica di sole come quella di oggi, la scorsa quando la sfida della salita a Punta Penia si è trasformata in una tragedia. Ad una settimana dal crollo del seracco questa mattina alcuni familiari delle vittime hanno sorvolato la zona a bordo dell’elicottero insieme ad alcuni psicologi, un momento definito, dalla Dottoressa Adriana Mania, emozionante e commovente. Nelle stesse ore la seconda superstite della tragedia, tedesca, ricoverate e curata a Belluno veniva dimessa dall’ospedale dal quale si congedava con una lettera di ringraziamenti a tutto il personale. “Anche oggi mi sono sentita molto meglio, scrive, grazie a tutti quelli che si sono impegnati per me. Lo apprezzo molto”. Rimane invece ancora in prognosi riservata Davide Carnielli, il giovane trentino ferito sulla Marmolada e in cura all’ospedale di Treviso. Ieri a Canazei la chiesa parrocchiale a fatica riusciva a contentenere tutte le persone che hanno assistito alla messa in suffragio delle vittime officiata dal Vescovo di Vicenza Beniamino Pizziol e dall’Arcivescovo di Trento Lauro Tisi. – Intervistati LUCA TOLDO (RIFUGISTA RIF. CAPANNA GHIACCIAIO ), LAURO TISI (ARCIVESCOVO DI TRENTO) (Servizio di Anna De Roberto)


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