07/07/2022 TREVISO – Città prese d’assalto: dopo una grande sofferenza cuasata dalla pandemia ora i turisti sono arrivati. Alberghi e ristoranti pieni, non sono nei centri cittadini ma anche nelle periferie, sulle colline del prosecco, nelle campagne. Unico neo la mancanza cronica della manodopera: “bisogna avvicinare i giovani”. || Ora non sono più solo segnali perché il turismo è arrivato ed ha invaso le città, le colline e le campagne. Soddisfatti gli albergatori ed i ristoratori. Aeroporti in piena attività. Ogni giorni arrivano decine di persone da tutta Europa, Spagna, Portogallo Francia ma anche dal Nord Europa. Una situazione in esplosione la definisce la vicepresidente Albergatori di Treviso Giulia Casagrande“Si è vero che c’è un aumento degli arrivi e delle presenze. Certo è che bisogna gestire i turisti che ci sono con l’offerta che abbiamo”.Bisogna pensare però anche ad un turismo diverso continua“Manca il turismo russo e di alcuni Paesi dell’est. Dobbiamo ripensare ad un turismo diverso, magari un po’ meno di massa, ma un turismo qualificante”. Soddisfatta Dania Sartorato presidente dell’unione provinciale Confcommercio Treviso“I segnali ci sono positivi anche per la ristorazione con lo sfruttamento dei plateatici per il terzo anno consecutivo” Unico neo è la mancanza cronica della manodopera in tutti i settori: bisogna spiega riavvicinare i giovani – Intervistati GIULIA CASAGRANDE (Vicepresidente albergatori Treviso ), DANIA SARTORATO (Presidente Unione Provinciale – Confcommercio Treviso) (Servizio di Daniela Sitzia)
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