06/07/2022 VENEZIA – Non solo all’estero ma anche in Italia ci sono opere trafugate da Venezia e dal Veneto dopo il crollo della Serenissima. L’associazione Venetinet ha lanciato una campagna per iniziare a riportarle nei luoghi d’origine. || Quante opere veneziane e venete sono state trafugate nel corso degli ultimi secoli, magari come bottino di guerra, e quante potrebbero tornare nel loro luogo d’origine? La questione l’ha sollevata Venetinet, l’associazione che è riuscita a riportare a casa il busto in marmo del Doge Giovanni II Corner, per quasi due secoli fuori Venezia. Venetinet ha scritto al proposito anche al Ministero della Cultura Dario Franceschini.Dopo il crollo della Serenissima, un numero enorme d’opere d’arte ha lasciato Venezia e il Veneto. E non solo per l’estero.Qualcosa comunque nel mondo sta cambiando. La cultura moderna è diversa rispetto a quella che potò alla fondazione dei grandi musei delprimo ‘800, con sale e corridoi stipati di statue e di quadri. Oggi si sta sviluppando una sensibilità che vuole l’opera d’arte nel contesto per il quale è stata concepita.Venetinet ha chiesto tra l’altro al Ministro Franceschini di valutare se non sia giunto il momento di istituire delle commissioni paritetiche tra l’Italia e, per esempio, la Francia. Esercitare una sorta di pressione culturale, ancor più che politica o giuridica. – Intervistati ELVINO COMUZZI (VENETINET) (Servizio di Filippo Fois)


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