05/07/2022 BARBARANO MOSSANO – Tragedia in Marmolada. La testimonianza di Riccardo Franchin, il 27enne di Barbarano Mossano, sopravvissuto ai suoi compagni di cordata, anche loro vicentini. || Il racconto di quegli utlimi secondi di pace e silenzio prima che la montagna spazzasse via il destino di molti, il boato improvviso, poi la fuga, che ha salvato Riccardo Franchin ingegnere 27enne di Barbarano Mossano, nel basso vicentino, come ci racconta al telefono il papà Mario: «Quando ha capito dal boato che stava succedendo qualcosa di grave, ha corso quanto più poteva, poi è stato travolto dalla massa e ha perso i sensi, finchè sono arrivati a soccorrerlo dal vicino rifugio». Ancora sotto shock Riccardo è ricoverato in ospedale a Trento, con escoriazioni e un trauma al fegato, ma presto potrà tornare a casa. Il pensiero va ai suoi compagni di cordata che non ce l’hanno fatta, la loro guida Alpina di Valdagno Paolo Dani, e Filippo Bari, il giovane papà del Cai di Malo. La speranza è rivolta all’ amico Niccolò Zavatta, 22enne, studente all’Università di Padova, anche lui di Barbarano che risulta ancora disperso. Una comunità in apprensione quella di Barbarano, il sindaco Cristiano Pretto in costante contatto con la famiglia di Niccolò, oggi tornata a Canazei visto che le ricerche sono riprese dopo lo stop dovuto al maltempo. Intanto Francesco Rucco – Presidente della Provincia che ha versato il tributo maggiore in termini di vittime, 3 quelle accertate, e 4 i dispersi – si è recato al centro di coordinamento dei soccorsi portando la vicinanza dell’amministrazione – Intervistati MARIO FRANCHIN – Papà di Riccardo (Al telefono), CRISTIANO PRETTO (Sindaco di Barbarano Mossano), FRANCESCO RUCCO (Presidente Provincia Vicenza) (Servizio di Luisa Bertini)
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