25/06/2022 VENEZIA – Sono quattro i direttori generali delle Ulss venete che si sono autospesi lo stipendio dopo l’esplosione del caso pensioni. Si tratta di capire se quiescienza e stipendio da manager possano essere cumulati. Nelle scorse ore il vicentino Stopazzolo si è dimesso da direttore generale dell’Ulss di Potenza. || Si sono autosospesi dalla percezione dello stipendio i 4 direttori generali delle Ulss venete, regolarmente nominati mentre erano in servizio, maandati nel frattempo in pensione. E questo in attesa che il Ministero sciolga il nodo legale, ovvero se possano essere cumulati o meno quiescenza e stipendio da manager.Lo ha riferito a metà giornata – con una nota ufficiale – lo stesso Luciano Flor, numero uno dell’Area Sanità della Regione del Veneto.Si tratta – anche se il comunicato non li cita espressamente – del direttore dell’Azienda ospedaliera di Padova Giuseppe Dal Ben, del direttore dell’Ulss 2 Treviso Francesco Benazzi, di Edgardo Contato per l’Ulss 3 Serenissima, di Giuseppina Bonavina dell’Ulss 8 Berica.La questione in Veneto era stata posta dallaConfederazione Unitaria di Base, il CUB, che ha presentato un esposto alla Guardia di Finanza di Venezia e alle Procure della Repubblica del Veneto. Sullo sfondo la vicenda del manager vicentino Giampaolo Stopazzolo, direttore generale dell’Ulss di Potenza, che si è dimesso nelle scorse ore dopo le polemiche che per settimane hanno interessato il cumulo di pensione e stipendio con l’apertura di una inchiesta da parte della Corte dei Conti.Va detto però che il caso dei dg veneti sembra in parte diverso essendo stati nominati quando ancora erano in servizio.Tutti e 4 – si spiega nella nota della Regione -hanno anticipato un parere legale “pro veritate” concernente approfondimenti in merito alla loro posizione.Ma per i sindacati la questione è già sufficientemente chiara. – Intervistati MARIA TERESA TURETTA (Segretario Cub Veneto) (Servizio di Cristian Arboit)


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