25/06/2022 MESTRE – In autunno il Veneto rischia un boom di fallimenti di aziende per ritardi di pagamento dalla Pubblica Amministrazione l’impossibilità di cedere i crediti acquisiti con il superbonus 110 per cento. L’allarme lanciato dalla CGIA di Mestre. || Non solo di debiti posso fallire le aziende. Anzi, all’orizzonte si fa concreto un boom di imprese a rischio fallimento per crediti. L’allarme lanciato dalla CGIA di Mestre punta il dito contro i ritardi di pagamento della Pubblica Amministrazione, stimabile in Veneto attorno ai 5 miliardi di euro, assieme all’impossibilità di cedere i crediti acquisiti con il superbonus 110 per cento. Da diversi anni, e anche nei primi cinque mesi di quest’anno, il numero dei fallimenti in Veneto è in calo, ma a partire da autunno potrebbe tornare a crescere e subire una brusca impennata nel 2023. Bisogna correre ai ripari.A causa dei problemi sottolineati dalla CGIA di Mestre i settori più a rischio sono il commercio e l’edilizia, ma autunno diventa una data cruciale anche perché come avviene in tutte le recessioni, gli effetti possono manifestarsi a distanza di tempo e nel nostro caso si devono ancora fare i conti non solo con le difficoltà causate dal Covid nel biennio 2020-2021 ma anche con gli effetti negativi riconducibili alla guerra in Ucraina scoppiata verso la fine di febbraio. – Intervistati PAOLO ZABEO (COORDINATORE UFFICIO STUDI CGIA MESTRE) (Servizio di Filippo Fois)
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