BELLUNO – L’ordinanza regionale ha mostrato i suoi effetti stamattina nel Bellunese. Nel cuore del capoluogo non si sono visti gli assembramenti di una settimana fa. A vigilare le forze dell’ordine schierate sin dalle prime ore davanti al Liston || Senza la possibilità di accalcarsi davanti alle bancarelle del mercato, stoppato temporaneamente da Palazzo Rosso, il centro di Belluno stamattina si è animato timidamente. Qualcuno, pensando erroneamente che i negozi fossero chiusi, ha rinunciato sia allo struscio sul Liston che allo spritz nei bar comunque frequentati per tutta la giornata. E’ stato l’effetto dell’aut aut istituzionale a ricordare anche ai bellunesi che il senso civico ha un valore e che rispetto e consapevolezza non sono parole campate per aria. I controlli sono stati serrati sin dalle primissime ore della giornata. Schierati, di fronte al passeggio del salotto buono della città, i mezzi e gli uomini delle forze dell’ordine che con la polizia locale hanno il compito di vigilare e, nel caso, sanzionare, gli irriducibili.Tutti seduti e nessuna consumazione al banco a partire dalle 15: la regola contenuta nell’ordinanza regionale è stata rispettata senza alcuna obiezione. Qualche mugugno – comprensibile – fra i commercianti che oggi hanno usato i social per ricordare a tutti che lo shopping è consentito in sicurezza: ingressi contingentati, igiene delle mani e mascherina d’ordinanza. Gli appelli, rinnovati, dei rappresentanti delle istituzioni bellunesi contengono messaggi di solidarietà e vicinanza a chi opera nelle strutture sanitarie che sono sotto pressione e a chi in questo momento combatte il Covid in un letto d’ospedale. – Intervistati ROBERTO PADRIN (PRESIDENTE PROVINCIA DI BELLUNO) (Servizio di Tiziana Bolognani)