23/06/2022 PORTO TOLLE – Sta diventando sempre piu’ preoccupante la situazione della siccita’nei nostri territori come nel resto d’Italia. Ieri nella conferenza stato regioni il veneto ha chiesto che venga dichiarato lo stato di calamita’ ma anche di emergenza che imporrebbe l’utilizzo di laghi e invasi montani ad oggi ancora preclusi alla pianura. || Farsi dare l’acqua da chi la sta trattenendo per altri fini che non siano consumo umano e agricolo. Questo l’obbiettivo del Veneto che ieri ha chiesto al governo che sulla siccita’ venga chiesto lo stato di calamita’ e di emergenza.Nel mirino il trentino che continua a negare l’aumento del deflusso dai laghi per aumentare la portata di adige e brenta. Situazione meno tesa per il lago di Garda dove le comunita’ condividono l’aumento del deflusso tramite il Mincio fino al Po che in questo momento vede il cuneo salino risalito di oltre 20 chilometri. Che significa canali chiusi da porto tolle al delta con gli agricoltori che riciclano l’acqua dei canali interni alla bonifica sempre piu’ salata per via della trafilazione dal mare mentre piu’ a monte si pesca dai canali di scolo perche’ l’alternativa e’ abbandonare ettari ed ettari di riso e mais.E in questo scenario diventano essenziali anche le scelte di ogni singolo cittadino – Intervistati FEDERICO CANER (Assessore agricoltura regione Veneto), MARCO UCCELLATORI (Confagricoltura giovani Rovigo) (Servizio di Lucio Zanato)


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