22/06/2022 ROMA – A Roma il faccia a faccia dei governatori del Nord con il ministro Mariastella Gelmini apre il nuovo capitolo – forse quello definitivo – sull’autonomia. Zaia e i colleghi vanno in pressing sul premier Mario Draghi. || Parla di limature il presidente Luca Zaia a margine dell’incontro a Roma tra a i governatori del Nord e la ministra per gli Affari regionali Mariastella Gelmini.Sul tavolo, sempre lei, la bozza di legge quadro dell’autonomia, che ha visto una condivisione di massima anche da parte delle Regioni a statuto ordinario che non hanno scelto la via del referendum.A fianco quindi di Zaia per il Veneto, Stefano Bonaccini per l’Emilia-Romagna, Attilio Fontana per la lombardia, si sono seduti anche il piemontese Alberto Cirio, il ligure Giovanni Toti, per la Toscana Eugenio Giani. A rappresentare tutte le Regioni, quale coordinatore, il friulano Fedriga.L’obiettivo di Gelmini è arrivare al via libera dell’Esecutivo entro l’estate per poi approdare in Parlamento in autunno, nell’ultimo scorcio di legislatura.”Ora o mai più”, aveva fatto intendere la stessa Gelmini la scorsa settimana a Belluno. Una maggioranza così larga sarà difficilmente immaginabile nel 2023.Proprio perchè i tempi sono stretti, è stato Zaia in apertura del tavolo — poi seguito a ruota dai colleghi presidenti – a chiedere un coinvolgimento diretto del premier Mario Draghi nella convinzione che possa essere l’unico a fare sintesi in tempi rapidi, anche perchè le Regioni del Sud scalpitano.E’ lo stesso Zaia, sempre a margine del Tavolo, a fare una dichiarazione precisa, distensiva nei toni.L’autonomia quindi si porta a casa coinvolgendo tutte le Regioni del Nord e smussando i toni con quelle del Sud con super Mario Draghi garante del processo in questa estate caldissima su tutti i fronti. Anzi torrida.Non a caso, lo stesso Zaia al premier – mediante lettera – ha chiesto di procedere immediatamente alla dichiarqzione dello stato di emergenza sul fronte della siccità, come già formalizzato il 21 aprile scorso, prima regione in Italia a farlo. Nella missiva il presidente parla di portate ai minimi e di ripercussioni drammatiche per le captazioni irrigue. “Serve un Commissario”, dice a chiare le – Intervistati LUCA ZAIA (Presidente Regione Veneto) (Servizio di Cristian Arboit)


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