18/06/2022 TREVISO – Il ministero dell’Istruzione ha avviato un approfondimento sul caso dell’insegnante transgender Cloe Bianco, toltasi la vita una settimana fa. In particolare – è stato spiegato – si stanno ricostruendo tutti i contorni della vicenda. Nel 2015 Cloe, all’anagrafe Luca Bianco, si presentò in classe in abiti femminili. Agli alunni chiese di essere chiamata Cloe e spiegò il motivo della sua scelta. Il padre di un alunno scrisse una lettera ad Elena Donazzan che all’epoca era assessore regionale all’Istruzione. Il preside della scuola in cui insegnava, secondo quanto raccontano alcuni testimoni dell’epoca, si schierò al fianco della docente ma le polemiche furono talmente forti che alla fine fu decisa una sospensione per tre giorni dall’insegnamento e successivamente venne spostata a ruoli di segreteria prima nell’istituto Mattei di San Donà di Piave (Venezia), e poi in diverse scuole del Veneto. Fece ricorso ma perse la battaglia davanti ad un giudice del lavoro. Intanto continuano in tutto il Veneto i sit-in in sua memoria Nel mirino delle polemiche anche l’assessore regionale all’Istruzione Elena Donazzan. Vediamo il presidio andato in scena in piazza Santa Maria dei Battuti a Treviso (Servizio di Lucio Zanato)


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