ANTENNA TRE | Medianordest

VENEZIA | FLOR:«AVVIATA UNA RICOGNIZIONE DELLE NOSTRE AZIENDE SANITARIE»

17/06/2022 VENEZIA – Sanità regionale: un’inchiesta avviata a Potenza su un direttore generale fa tremare il Veneto. La questione riguarda le pensioni e gli incarichi dei vertici nelle aziende sanitarie || “una volta che abbiamo appreso queste informazioni, abbiamo avviato una ricognizione del nostre Aziende sanitarie e dei nostri direttori generali”. laconico il direttore generale della sanità del Veneto sulla vicenda che potrebbe coinvolgere e stravolgere le aziende sanitarie della nostra Regione. “Quando avremo tutte le risposte – continua il direttore Flor, valuteremo legalmente come procedere” Risposte assicura Flor che arriveranno in breve tempo, gia la prossima settimana. Tutto parte dell’inchiesta avviata dalla Corte dei Conti sul caso di Giampaolo Stopazzolo vicentino ma direttore generale dell’azienda di Potenza, La questione è tanto semplice quanto complicata se fosse accertata. In pratica nelle ore scorse sotto la lente d’ingrandimento è finita la posizione di Stopazzolo: a suo carico, è stato aperto un fascicolo per danno erariale, perché ricopre il ruolo di vertice dell’Usl lucana, nonostante sia in pensione come medico, sommando dunque le due retribuzioni. Un vero uragano che ma messo in allerta il veneto. Almeno sei potrebbero perché in condizionale è d’obbligo finire inquesta vortice: Il direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Padova Giuseppe Dal Ben, dell’Usl 2 trevigana Francesco Benazzi, dell’Usl 3 veneziana Edgardo Contato, dell’Usl 8 berica Maria Giuseppina Bonavina, il direttore della Fondazione scuola di sanità pubblica Francesco Cobello. Persino lo stesso Luciano Flor, il vertice della sanità regionale. E altri “numeri 2” e “numeri 3” delle aziende sanitarie della nostra regione. La questione gira tutta attorno alla pensione: se i direttori generali in quiescenza la percepiscono o meno. Nel caso in cui l’incarico dirigenziale sia iniziato prima della pensione, sarebbe possibile un cumulo che non ecceda i 240 mila euro. Ma il Consiglio di Stato, in realtà, dice altro, nel prevedere questo caso specifico: «Nell’ipotesi in cui venga conferito incarico a un soggetto ancora in servizio, per evitare elusioni, al momento della collocazione i – Intervistati LUCIANO FLOR (Direttore Generale della Sanità del Veneto) (Servizio di Daniela Sitzia)


videoid(8f0IyTYiXD4)finevideoid-categoria(a3venezia)finecategoria

Exit mobile version