17/06/2022 BELLUNO – La battaglia per l’autonomia. Oggi a Belluno il ministro per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini ha invocato la collaborazione tra nord e sud di fronte alle polemiche incandescenti di questi giorni che rischiano di azzoppare l’iter. All’orizzonte, l’incontro tra il Ministro e i governatori di Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna in programma la prossima settimana. “Chiediamo strumenti nuovi”, ha detto il sindaco Mario Conte. || E’ un messaggio preciso quello che il Ministro per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini lancia da Belluno, ospite degli industriali dolomitici per parlare di montagna.Impossibile del resto non rispondere al fuoco incrociato – anche amico – sollevato in queste ore da diversi esponenti politici del Mezzogiorno.Nodo del contendere, la bozza di legge quadro sull’autonomia che la stessa Gelmini discuterà il 22 giugno prossimo con i presidenti di Regionedel nord, Luca Zaia per il Veneto, Attilio Fontana per la Lombardia, Stefano Bonaccini per l’Emilia Romagnaun incontro attesissimo ma visto comefumo negli occhi dai colleghi governatori del Meridione. “Una cosa ignobile”, l’ha bollata il presidente campano Vincenzo De Luca. Più garbata la ministra per il Sud Mara Carfagna che però ritiene prioritario fissare i Lep – i livelli essenziali delle prestazioni – e definire l’operatività di un Fondo perequativo. Richieste che potrebbe rallentare l’intera partita.Gelmini, dal canto suo, cerca di stemperare i toni, ma non senza una puntualizzazione.Autonomia dei territori sulla quale si è soffermato con la stessa Gelmini anche il sindaco di Treviso Mario Conte in qualità di rappresentante dei comuni veneti.A Belluno, Gelmini scatta quindi una fotografia aggiornata alla battaglia autonomista, facendo intendere che i tempi sono stretti e che ogni polemica rischia di compromettere l’iter. – Intervistati MARIASTELLA GELMINI (Ministro Affari Regionali e Autonomie), MARIO CONTE (Presidente Anci Veneto) (Servizio di Cristian Arboit)
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