16/06/2022 TREVISO – Ha suscitato profonda commozione a Treviso il ritrovamento dopo oltre un secolo del piroscafo dove morirono oltre 500 trevigiani dello storico reggimento 55° fanteria. || La notizia e’ il caso di dirlo e’ emersa oggi a un mese dall’individuazione. Dopo 106 anni dall’affondamento, la spedizione di Guido Gay, ingegnere italo svizzero appassionato cacciatore dei mari, ha ritrovato il piroscafo Principe Umberto. Individuato davanti alla costa albanese di Capo Linguetta, adagiato sul fondo a quasi1.000 metri di profondità, il relitto contiene i resti mortali di 1.916 soldati italiani,521 originari della provincia di Treviso. Erano militari del 55/oReggimento fanteria della brigata marche, oggi per molte generazioni, solo i nomi di due strade cittadine.Una storia trevigiana che durante la grande guerra si era spostata prima sull’Isonzo e poi verso l’Albania.La lista degli annegati trevigiani parte da Raffaele dalese di Altivole e si chiude con Giovanni Marchi da Zero Branco. Tutti soldati con le mostrine che ricordavano Treviso. – Intervistati SERGIO TAZZER (Storico e giornalista) (Servizio di Lucio Zanato)
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