11/06/2022 TREVISO – L’inchiesta sugli alloggi popolari, scatta la difesa di Simone Garbin, il giostraio 40enne accusato di essere un tramite fra rom e Comune. “Era solo una facilitazione di rapporti, una sorta di mediazione culturale”, spiega il legale dell’uomo. || Scatta la difesa anche per Simone Garbin, il 40enne giostraio che – secondo gli inquirenti – prometteva alloggi popolari sicuri alle famiglie rom.Un intermediario in piena regola, stando all’impianto investigativo di Procura e carabinieri, che si sarebbe fatto consegnare soldi e regalie per poi riversarli nelle tasche dei dipendenti comunali amici. “Ho i contatti giusti”, diceva o millantava il 40enne.Lo stesso Garbin riferiva ai suoi interlocutori di avere rapporti privilegiati con il dirigente del Settore Casa, Stefano Pivato, che in questi giorni nega con forza qualsiasi coinvolgimento.Non era una intermediazione in odore di illegalità – dice l’avvocato di Garbin Fabio CreaGarbin è noto alle cronache della Marca, nel suo passato diversi reati contro il patrimonio, un curriculum delinquenziale di peso. Rapine e furti in banca la specializzazione.”Tanto tutti sanno che in Comune basta pagare per avere la casa”, il contenuto di una mail inviata in Prefettura da una persona rom un anno fa.Un quadro inquietante per gli investigatori, per la difesa tutto può essere spiegato. – Intervistati AVV. FABIO CREA (Legale Simone Garbin) (Servizio di Cristian Arboit)


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