11/06/2022 TREVISO – Salari bassi e inflazione record, si rischia un punto di non ritorno per le famiglie della Marca. Così la Cgil di Treviso che si prepara alla grande manifestazione del 18 giugno a Roma. || Il quadro è impietoso e in rapido aggiornamento, e non potrebbe essere altrimenti vista la rincorsa dei prezzi, trascinati dal caro bolletta.Inflazione record e salari al minimo storico, con Treviso che – in fatto di retribuzioni per lo meno regolari – arranca.1400 euro – al netto delle ritenute – lo stipendio medio nel Veneto e nella Marca, 300 euro in meno rispetto alla media nazionale, certo bisogna capire i contorni del “nero”, ancora diffuso.Più in generale, sui salari servono misure urgentiRimodulazione che va ancorata anche al rialzo dei costi energetici, dice la Cgil, sennò il rischio impoverimento è dietro l’angolo.A proposito, il reddito di cittadinanza nella Marca vede 6258 destinatari, circa 3000 le famiglie interessate. Poco meno di 500 euro l’assegno medio. Numeri contenuti, dice Visentin, che non giustificano la colpevolizzazione dello strumento quando si parla di carenza di manodopera. Tutti temi affrontati in un’assemblea pubblica alle Stefanini di Treviso e questo in vista della grande manifestazione prevista per il 18 giugno a Roma. Salari, costi dell’energia, pace: tutti temi connessi per la Cgil trevigiana che si prepara a raggiungere la capitale. – Intervistati MAURO VISENTIN (Segretario generale Cgil Treviso) (Servizio di Cristian Arboit)


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