TREVISO – Sono 30 mila in Veneto, circa 8000 in provincia di Treviso, parliamo del personale delle pulizie e dei cosiddetti multiservizi, cruciale per le sanificazioni anti-Covid. Chiedono il rinnovo del contratto collettivo: “Non ce la facciamo con 5 euro all’ora”. || La Cisl ha scelto il palazzo delle Poste, la Cgil quello della Prefettura: due sit-in diversi per un unico obiettivo: parlare di quegli 8000 lavoratori che solo nella Marca operano nelle pulizie e nel variegato settore dei multiservizi.Paghe orarie ferme al palo di fronte a carichi di lavoro aumentati esponenzialmente proprio con il Covid e le esigenze di sanificazione. “Il paradosso sta nel fatto che il lavoro è aumentato così come il fatturato di queste realtà”, afferma dalla Fisascat Cisl Maurizia Rizzo.“Parliamo di lavoratori che non si sono mai fermati, nemmeno in piena pandemia”, le fa eco Alberto Irone, segretario della Filcams Cgil.Mediamente un lavoratore del settore prende 5 euro all’ora netti.“Non ce la facciamo a vivere così. Siamo invisibili ma siamo utili”, dicono le lavoratrici e i lavoratori scesi in piazza. – Intervistati ALBERTO IRONE (Segretario Filcams Cgil Treviso), MAURIZIA RIZZO (Segretaria Fisascat Cisl Treviso) (Servizio di Cristian Arboit)