11/06/2022 MESTRE – Al quartiere Pertini di Mestre torna l’incubo delle occupazioni di case pubblica. Tra i condomini allibiti, un uomo di nazionalità straniera ha sfondato la porta di un appartamento restaurato con fondi dell’Unione Europea per persone in difficoltà economiche. || Il quartiere Pertini di Mestre risprofonda nell’incubo delle occupazioni abusive di appartamenti pubblici. Attualmente quelli vuoti sono circa 140. Alcuni hanno addirittura la porta murata e, curiosamente, ancora il campanello con nome e cognome dell’ultimo inquilino. Altri ingressi invece possono essere forzati, magari nelle modalità cui hanno assistito i residenti di via Ignazio Vian attorno alle 17 di giovedì.Gli occupanti hanno scelto un appartamento di 120 metri quadri e doppio giardinetto, realizzato con fondi dell’Unione Europea (la cui targa è stata rimossa prima di barricarsi dentro) come alloggio provvisorio per persone in difficoltà economica.Di occupazioni di appartamenti di edilizia pubblica al quartiere Pertini ne hanno viste a bizzeffe. L’apice una ventina d’anni fa quando erano una trentina. occupati da chi sfondava la porta e da chi la porta se la faceva sfondare da pompieri o forze dell’ordine sostenendo di essersi dimenticato le chiavi dentro. E dentro succedeva di tutto: da chi fondava la sede di una compravendita di automobili a chi apriva un bed & breakfast per una clientela dai mestieri poco ortodossi.Il Pertini è quello che con sottile eufemismo si suole chiamare “un quartiere difficile”, probabilmente già dal progetto iniziale sullo stile deiquartieridormitorio che per decenni si sono costruiti in Italia.5mila residenti senza un ufficio pubblico che si sono organizzati in un Comitato che dal 2016 sta migliorando la vivibiltà del quartiere grazie allo sforzo gratuito di tanti volontari nella quasi totale assenza delle istituzioni. Istituzioni di cui ora si chiede l’intervento, prima che le cose peggiorino. – Intervistati GIOVANNI ROCELLI (PRESIDENTE COMITATO QUARTIERE PERTINI MESTRE) (Servizio di Filippo Fois)

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