08/06/2022 VENEZIA – Nella chiesa di San Zaccaria sono tornati a risplendere dopo un restauro durato diversi anni tre polittici del 1400. Capolavori del tardogotico veneziano che si trovavano nella cappella di San Tarasio. || Sono tornati nella chiesa di San Zaccaria a conclusione di un restauro iniziato nel 2013, i tre polittici che dalla metà del 15°secolo andarono a sormontare l’altare maggiore e i due altari laterali della Cappella di San Tarasio. Un imponente complesso opera di Giovani D’Alemagna e di Antonio Vivarini tra i massimi esponenti del tardogotico veneziano e capostipite di una celebre bottega di pittori di Murano. Il restauro integrale di questo gioiello artistico è cominciato sul polittico di Santa Sabina per poi proseguire su quello del Corpo di Cristo e concentrarsi infine sul polittico della Vergine sull’altare centrale. Vicinissima alla Basilica di San Marco e custode del più importante patrimonio di reliquie di Venezia, la chiesa di San Zaccaria era di fatto considerata una sorta di seconda cappella dogale: meta di visite e processioni che coinvolgevano gli stessi dogi. – Intervistati EMANUELA CARPANI (SOPRINTENDENTE ARCHEOLOGIA, BELLE ARTI E PAESAGGIO VENEZIA), GIULIANO ROMALLI (STORICO DELL’ARTE), Don GIANMATTEO CAPUTO (DELEGATO PATRIARCALE BENI CULTURALI E EDILIZIA DI CULTO) (Servizio di Filippo Fois)


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