07/06/2022 BELLUNO – La Regione ha normato tutti i provvedimenti amministrativi realizzati negli ultimi anni per l’organizzazione del sistema di protezione civile. Un traguardo e un riconoscimento alla pattuglia di volontari che in piena pandemia hanno donato 3 milioni di ore a servizio dei veneti. || In campo di protezione civile a livello nazionale il Veneto svolge la parte del leone. “Un’eccellenza” l’ha definita il Presidente Sergio Matterella in occasione della sua visita a Belluno nel post Vaia. Oggi l’organizzazione di questo sistema efficiente è normata grazie a una legge varata con il consenso unanime del Consiglio regionale del Veneto che, tra l’altro, sprona i sindaci a dotarsi di un nucleo di protezione civile.La nuova legge consolida procedure e modalità di gestione delle emergenze: istituzione dell’unità di crisi, definizione degli ambiti territoriali che prendono il posto dei distretti e costituzione delle consulte provinciali della protezione civile. Un’organizzazione che durante la pandemia è stata in grado, con 380 mila giornate uomo di donare alla collettività 3 milioni di ore di servizio. Nella nuova legge il volontario è inserito tra le componenti e le strutture operative del Servizio Nazionale e stabilisce che deve essere curata la più ampia partecipazione dei cittadini.GIANPAOLO BOTTACIN ASS. PROTEZIONE CIVILE REGIONE VENETO 0.56 se in Italia 1.03 fa volontariato – Intervistati GIANPAOLO BOTTACIN (ASSESSORE PROTEZIONE CIVILE REGIONE VENETO) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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