07/06/2022 PADOVA – Vaiolo delle scimmie. Il primo caso a Padova riguarda un giovane medico specializzando. “Nessuna criticità” per lui comunica l’azienda ospedaliera dove è ricoverato in questo momento. L’esperto: «In caso di dubbio, consultate un medico». || Decorso senza particolari criticità per il giovane medico specializzando ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’azienda ospedale università di Padova dopo essere stato colpito dal vaiolo delle scimmie, Monkeypox Mpx. Il giovane aveva presentato i primi sintomi dopo il rientro dalla Spagna ma i medici del team specializzato nella gestione di malattie trasmissibili ritengono estremamente bassa la possiblità di una diffusione della malattia tra la popolazione. I sintomi nelle fasi iniziali dell’infezione sono molto comuni, febbre, mal di testa e alla schiena, dolori muscolari, spossatezza, gonfiore ai linfonodi, l’eruzuione cutanea compare circa tre giorni dopo il contagio. La malattia dopo tre settimane regredisce. Due i casi in Veneto, a questo di Padova se ne aggiunge uno seguito a Verona, una ventina in Italia. “I pochi casi riscontrati finora in ambito nazionale sono da leggersi quindi come fenomeni isolati” prosegue l’azienda ospedale università di Padova. Al lavoro anche l’ufficio di prevenzione dell’Ulss 6 che ha già provveduto al tracciamento dei contatti di lavoro e familiari avuti dal giovane che ora dovranno osservare un periodo di quarantena. – Intervistati MASSIMO GUERRIERO (Epidemiologo e Biostatistico Università di Verona) (Servizio di Chiara Gaiani)


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