06/06/2022 TREVISO – Baby gang e violenza giovanile, un fenomeno che interroga alla vigilia di una stagione che si preannuncia di massima allerta. “La via resta il dialogo”, dice anche il comandante provinciale dei carabinieri. E c’è chi chiede più ore di educazione civica a scuola. || Repressione ma non solo, oggi più che mai, viste le premesse e il periodo storico.Questo l’approccio dei carabinieri nei confronti degli episodi di violenza giovanile che stanno interessando la Marca, dalla rissa in stazione a Lancenigo a quella di Castelfranco, e ancora Spresiano e Vittorio Veneto.Una scia di delinquenza – dalle diverse matrici – che resta tra le emergenze da gestire.Fattore culturale ed educativo basilare anche per i rappresentanti istituzionali. Angela Colmellere è stata tra i deputati che si sono battuti per il ripristino dell’educazione civica nelle scuole nel 2019, ma il percorso – dice – non è finitoSoddisfatto per l’arrivo di nuovi psicologi all’Ulss 2 per affrontare le nuove forme di disagio è il sindaco di Treviso, che torna sul ruolo delle famiglie e delle Istituzioni. – Intervistati COL. GIANFILIPPO MAGRO (Comandante provinciale Carabinieri Treviso), ANGELA COLMELLERE (Deputata Lega), MARIO CONTE (Sindaco Treviso – Presidente Anci Veneto) (Servizio di Cristian Arboit)


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